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Plinio
Il nostro vigneto nasce da un progetto di recupero della biodiversità, situato nell’altopiano di Camuti, una piccola area circoscritta sul versante nord-occidentale degli Iblei, a un’altitudine di 570 metri sul livello del mare.
Questo altopiano è ricco di testimonianze storiche che attestano una tradizione vitivinicola millenaria, a partire dall’età del bronzo. La zona ospita un antico villaggio preistorico Castellucciano-Siculo con la sua necropoli e un palmento rupestre scavato nella pietra viva, datato tra il 2200 e il 1400 a.C. Successivamente, nel XIX secolo, sono stati costruiti palmenti più recenti all’interno delle vecchie masserie. Tuttavia, la coltivazione della vite scomparve con la devastante invasione della peronospora, che distrusse gran parte del patrimonio genetico della vite siciliana.
Dopo quasi 200 anni, nel 2018, abbiamo reintrodotto la coltivazione della vite in forma tradizionale, seguendo il metodo dell’alberello sostenuto da pali di castagno, con un’alta densità di impianto di 5000 ceppi per ettaro e portainnesti altamente resistenti alla siccità. La nostra potatura verde massiccia limita il numero di grappoli per pianta, riducendo lo stress della vite, minimizzando l’uso di risorse idriche e concentrando i composti nutritivi in una piccola quantità di uva.
Oltre alle varietà tradizionali siciliane, dopo anni di ricerca e sperimentazione, abbiamo introdotto alcune varietà di germoplasma siciliano recentemente recuperate e inserite nel registro varietale regionale, come il Vitrarolo, una varietà ad alto contenuto di polifenoli, trovata in un unico esemplare ad alta quota.
Il nostro lavoro ha come obbiettivo la custodia e la valorizzazione della biodiversità degli Iblei, la salvaguardia del territorio rispettoso del terreno e dei consumi idrici.